Sarah Scazzi

Oh grazie

C'è differenza tra gli italiani di Cobalto e il ragionamento di Sonia.(che secondo me ha scritto qualcosa che non pensa trascinata dalla conversazione e ora non sa come uscirne).
Gli italiani di Cobalto sono quelli furbetti o sottoposti da decenni al bombardamento mediatico delle tv di SB.
Insomma non sono geneticamente predisposti a votare il pdl.

Certo povera ragazza. Ma che cognome poi...

Per quel che mi riguarda, continuo a pensare che le persone che contravvengono alle più elementari norme di convivenza sociale non meritino di giovare di tali norme.

Proprio a quello serve la giustizia, a sanzionare comportamenti antisociali e a cercare di essere deterrente. Cosa che tortura e pena di morte è dimostrato che non riescono a fare.

@Angelica, non ho bisogno di uscire da nessuna parte, è la mia opinione. Fare paralleli con Lombroso è fuori luogo e fuorviante.

@Claudja: non preoccuparti, la vita carceraria di quell'uomo sarà peggiore di mille incubi. Queste cose là dentro non si perdonano mai

@Tutti i forcaioli: secondome una vita finita a rimuginare sulle proprie azioni e il sapere che ogni giorno che nasce sarà uguale al precedente e al successivo è molto peggio della morte.

Claudja Ireland ha scritto:

Sonia Drechsler ha scritto:La mia cultura e la mia etica mi impongo per coerenza di rifiutare qualsiasi possibilità di condanne capitali, e men che meno di torture varie ed efferate. Non dubito che se dovessi trovarmi al posto dei genitori di Sara e avessi carta bianca, la mia parte "barbara" mi porterebbe a compiere azioni innominabili.
E' anche vero però che questa non è giustizia, ma senso di vendetta. Posso comprendere la vendetta verso chi colpisce la nostra sfera degli affetti, mi risulta più difficile accettare il concetto di "vendetta sociale".
Butto lì una piccola provocazione: guardate le foto di Sara. Un fiore biondo, l'immagine stessa dell'innocenza, di innocenza ora stroncata e violata. Nell'immaginario collettivo è stato massacrato un angelo. Ora chiedetevi, chiediamoci onestamente, se avremmo le stesse reazioni nel caso che al posto di Sara vi fosse un piccolo Rom.

Si aprano le danze.

Sì, e anche se fosse un piccolo ugandese o esquimese!
Chiunque faccia del male ad un bambino/a a qualsiasi etnia esso/a appartenga!

Sinceramente anche se fosse il figlio del mio peggior nemico mi incazzerei come una iena e diventerei immediatamente favorevole alla lapidazione in piazza di quello zio di merda....che discorsi sono Sonia??????
Sono bambini....bambini...la parola stessa è sinonimo di INNOCENTI.

Sonia Drechsler ha scritto:

Per quel che mi riguarda, continuo a pensare che le persone che contravvengono alle più elementari norme di convivenza sociale non meritino di giovare di tali norme.

Proprio a quello serve la giustizia, a sanzionare comportamenti antisociali e a cercare di essere deterrente. Cosa che tortura e pena di morte è dimostrato che non riescono a fare.

@Angelica, non ho bisogno di uscire da nessuna parte, è la mia opinione. Fare paralleli con Lombroso è fuori luogo e fuorviante.

@Claudja: non preoccuparti, la vita carceraria di quell'uomo sarà peggiore di mille incubi. Queste cose là dentro non si perdonano mai

@Tutti i forcaioli: secondome una vita finita a rimuginare sulle proprie azioni e il sapere che ogni giorno che nasce sarà uguale al precedente e al successivo è molto peggio della morte.

Sai qual'è il problema?
Uno è che purtroppo in carcere i secondini, loro malgrado, dovranno tenerlo separato dagli altri detenuti, e l'altro è che, quell'essere non ha una coscienza quindi per lui il carcere sarà solo un modo per essere nutrito e avere un tetto sulla testa senza bisogno di fare una mazza, una specie di premio insomma!

Angelica Lean ha scritto:C'è differenza tra gli italiani di Cobalto e il ragionamento di Sonia.(che secondo me ha scritto qualcosa che non pensa trascinata dalla conversazione e ora non sa come uscirne).
Gli italiani di Cobalto sono quelli furbetti o sottoposti da decenni al bombardamento mediatico delle tv di SB.
Insomma non sono geneticamente predisposti a votare il pdl.

Esatto, infatti la mia replica era che anche qui in UK e' successo un fatto analogo (lo zio che ha violentato e ammazzato la nipote minorenne) e sicuramente l'assassino della povera Sarah l'ha uccisa perche' e' un criminale, non perche' e' un pugliese!
Certi orrori non hanno connotazione geografica, anzi diventa un facile capro espiatorio attribuire ad una determinata popolazione una propensione a compiere dei reati.
L'ultimo signore con i baffetti che l'ha fatto in larga scala sappiamo i risultati che ha ottenuto, sarebbe meglio evitare ulteriori emulazioni ...i leghisti bastano e avanzano.

Sonia Drechsler ha scritto:Fattori genetici e culturali assieme non vanno sottovalutati in questi casi.

Sonia Drechsler ha scritto:Fare paralleli con Lombroso è fuori luogo e fuorviante.

Non direi.
E credimi: il tuo genoma e' decisamente molto simile a quello di uno scimpanze' e anche a quello di un topo (parlo di percentuali altissime). Hai anche qualcosa in comune con Saccharomyces cerevisiae (e non per le birra che bevi).
Ma culturalmente sei molto diversa da un pugliese, o da un cileno, o da un siberiano.

Pur capendo le reazioni giustizialiste di pancia che però non condivido ritengo però non spetti a noi entrare nel merito di una vicenda che conosciamo per esserne stati coinvolti mediaticamente e emotivamente ma che tuttavia non abbiamo vissuto sulla nostra pelle.
E' un fatto talmente drammatico che dovrebbe essere trattato in punta di piedi.
Per nostra fortuna nessuno di noi ha esperienze personali di questo tipo quindi trovo fuori luogo fare la gara a chi farebbe soffrire di più e come farebbe soffrire il colpevole.
Purtroppo nessuna pena cambierà le cose quindi rispettiamo la scomparsa di una ragazza se possibile senza andare molto sopra le righe.Almeno ora.

Non avete capito. Mi astengo.

Se dici una cosa e una persona nel mucchio non recepisce, probabilmente non ha capito.

Se a piu' persone non arriva il messaggio probabilmente non sono loro a non aver capito, sei tu che ti sei spiegata male.

Probabile

Piu' che probabile.

Notizia di oggi:
Abusi su bimba di 2 anni Arrestato il baby-sitter
http://genova.repubblica.it/cronaca/2010/10/09/news/stupra_bimba_di_2_anni_arrestato_ventunenne-7882792/?ref=HREC1-6

Savona dov'e', in Puglia?

Comunque la povera Sarah era un ragazza di 15 anni,
quasi una donna, il suo assassinio ha a che fare con la pedofilia relativamente.

Ma provare attrazione sessuale per una bambina di due anni...
uno di 21.
Potete dirmi quello che volete ma secondo me tutto il materiale che gira su Internet ha una grande responsabilità che può riassumersi nel famoso proverbio

non destare il can che dorme.

"Non svegliare il can che dorme" nelle teste piene di merda, una persona normale non se le va' sicuramente a cercare certe schifezze.
Non e' il mezzo internet il problema ma i depravati che l'utilizzano, anzi in quanto veicolo internet aiuta pure a scovare delinquenti che altrimenti resterebbero nell'ombra.
In ogni caso, come volevasi dimostrare, non e' una faccenda territoriale.

Mah, io ho sentito parlare di pedofilia in età adulta.
Quand'ero bambina ed adolescente il concetto che un adulto potesse provare attrazione sessuale per un bambino mi era assolutamente ignoto.

Adesso gli adolescenti vedono TUTTO, ed un'immagine che fa ribrezzo,
se la si vede in continuazione, ci si assuefà. Come succede ai medici.
In adolescenza si è curiosi e magari si cerca per curiosità.
Le teste piene di merda o malleabili o senza principi sono un'infinità,
depravati non ci si nasce, ci si diventa (secondo me).

Edit: io sarei curiosa di vedere statistiche sulla pedofilia...se ci sono più reati nei paesi occidentalizzati o no.

Elvira, la pedofilia è sempre esistita solo che non se ne parlava.

Queste sono affermazioni facili.
Bisognerebbe avere dati alla mano.
In nessuna (o è raro) rappresentazione antica si vedono accoppiamenti con neonati,
ci sono scene orgiastiche, omossessuali ma scene di sesso con bambini piccoli non ce ne sono.
Questo non vuol dire che la pedofilia non esistesse.
Ma secondo me non era così dilagante.
Ci vorrebbero delle statistiche per fare certe affermazioni con sicurezza.

Elvira ha scritto:Comunque la povera Sarah era un ragazza di 15 anni,
quasi una donna, il suo assassinio ha a che fare con la pedofilia relativamente.

Ma provare attrazione sessuale per una bambina di due anni...
uno di 21.
Potete dirmi quello che volete ma secondo me tutto il materiale che gira su Internet ha una grande responsabilità che può riassumersi nel famoso proverbio

non destare il can che dorme.

Si anche Lewis Carroll andava sempre su internet prima di ....... l'unica verità è che oggi se ne parla, nemmeno il secolo scorso, ma anche solo fino a 20 anni fa non si diceva nulla e internet non c'era.

http://www.corrispondenti.net/index.php?id=34587

Pedofilia: rapporto Chiesa Belga, 475 casi tra 1950 e 1990 . Solo in Belgio e prima dell'avvento di internet eh.



Questo è preso dal Corsera del 1997, e si basa su dati antecedenti, e internet non c'era.

E' già dei primi anni del 900 l'abitudine di molti europei di rifugiarsi in territori lontani come la Thailandia o il Brasile per poter approfittare di bambini a proprio gusto.

Permettimi hai detto una enorme cavolata, secondo me...ma ti dirò di più. A parer mio internet , se da un lato è sicuramente pericoloso ed una minaccia seria per l'addescamento di minori, dall'altro è un buono strumento per tenere quegli schifosi lontani dai bambini e fissi davanti al pc a farsi seghe con foto.... si è disgustoso, ma sicuramente meglio di un abuso sessuale.....
Sicuramente la visione di alcune immagini e video può accentuare in uno schifoso la voglia di passare all'azione, ma può anche sedarla.

Comunque lòa Pedofilia è un male che esiste nel mondo da prima della nascita di cristo ed era una azione normalissima che Greci e Romani compievano verso piccoli e indifesi giovani e internet non c'era.

Io sono sempre convintissima che ciò che siamo dipende dalle esperienze che accumuliamo.
Più sopra si è detto che il comportamento degli individui dipende dalla loro cultura e non dalla genetica.
In questo caso essere pedofili sarebbe una predisposizione genetica?
Però è appurato che molti pedofili sono quelli che la pedofilia l'hanno subita.
Secondo me, l'assuefarsi ad un concetto o a delle immagini può avere su certe persone lo stesso effetto. A me sembra piuttosto ovvio.
Ho fatto l'esempio del medico che si abitua alla vista di ciò che istintivamente trova repellente.
Questo non significa che io sia contro internet (su internet ci sto sa tanto, ci lavoro, la conosco e la amo) ma ne vedo anche i pericoli connessi.

Non ci torno più.

Elvira, secondo me ti fai influenzare dal continuo bombardamento mediatico "internet = diavolo".
Anche nel caso di Sara i tg parlarono immediatamente dei suoi account FB, come se da li arrivasse sicuramente qualcosa di male.
Io in rete non ho mai visto immagini a sfondo pedofilo: forse perche' non le cerco? Non lo so, ma non mi sono capitate manco per errore.
Certo, in internet c'e' anche il male (e infatti c'e' Alice ), pero' e' solo uno specchio di quello che e' il mondo, di quello che siamo.

Mia madre mi ha raccontato di aver scoperto l'esistenza degli omosessuali a circa 30 anni, eppure l'omosessualita' c'e' sempre stata ed e' sovente raffigurata su vasi greci, per dirme una. Semplicemente non se ne parlava, era tabu'.

http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/devianza/furfaro/cap3.htm

Futura ha scritto:Elvira, la pedofilia è sempre esistita solo che non se ne parlava.

Cobalto, manco ti rispondo.

io sono cresciuto in quartiere popolare e popoloso, eravamo parecchi tra bambini e adolescenti, una specie di via Pal, e di maniaci ne sentivamo parlare spesso, gente che si denudava davanti a bambine o bambini, tentativi di adescamento ecc...
non mi pare di aver mai sentito parlare i miei nipoti di fatti simili, i motivi possono essere 2 o sono calati certi fenomeni oppure continua ad esistere un certo timore (non so se timore sia la parola giusta) da parte dei bambini nel parlarne agli adulti

io stesso ne sono stato testimone, per fortuna nei casi che ricordo non si è mai arrivati alla violenza

e appunto la cosa particolare era che queste cose restavano tra noi bambini, raramente venivano dette ai genitori

ricordo che una volta un gruppo di bambine (dai 6 ai 10 anni) si lamentò con noi un po' più grandi del fatto che da diversi giorni venivano avvicinate da un signore in motorino che si fermava a parlare e invitava una di loro a salire per fare un giro e che appena vedeva un adulto avvicinarsi scappava

organizzammo un agguato, eravamo una cinquantina tra bambini e adolescenti, ci nascondemmo dietro delle aiuole lasciando le bambine come "esca", il tipo arrivò come tutti i giorni e noi uscimmo improvvisamente urlandogli contro, riuscì a scappare, anche perché forse il nostro intento era più quello di spaventarlo che fargli del male (eravamo il gruppo più calmo del quartiere lo avessero saputo gli altri chissà che gli avrebbero fatto) e non si fece più vivo, ora da adulto naturalmente penso che la cosa migliore sarebbe stata chiamare i carabinieri (da notare che fra noi c'era il figlio di un maresciallo) e far fare l'agguato a loro, ma appunto come detto in precendenza spesso l'universo adulto è lontano anni da luce da quello dei bambini