Sarah Scazzi

Le uniche cose molto brutte analoghe che mi vengono in mente sono il delitto di Cogne (e nessuno ha parlato di pena di morte per l'assassina) che non e' proprio in Puglia, e l'orrendo omicidio del piccolo Tommy (Parma). Che centra la Puglia?

@Futura: ma sei seria quando scrivi certe cose?

Probabilmente ha pensato ai due fratellini di Gravina.
Forse il fatto che certe cose accadano in Puglia ci colpisce di più, non ce l'aspettiamo stride col nostro immaginario fatto di sole, mare, trulli e buona cucina.

Solo notizie di oggi:

http://libero-news.it/news/505294/Bimbo_trovato_morto_a_Savona__Sospettata_la_madre.html

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/07/foto/garbagnate_uccisa_col_ferro_da_stiro-7812395/1/

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo492624.shtml

Devo continuare?

Sonia Drechsler ha scritto:La mia cultura e la mia etica mi impongo per coerenza di rifiutare qualsiasi possibilità di condanne capitali, e men che meno di torture varie ed efferate. Non dubito che se dovessi trovarmi al posto dei genitori di Sara e avessi carta bianca, la mia parte "barbara" mi porterebbe a compiere azioni innominabili.
E' anche vero però che questa non è giustizia, ma senso di vendetta. Posso comprendere la vendetta verso chi colpisce la nostra sfera degli affetti, mi risulta più difficile accettare il concetto di "vendetta sociale".
Butto lì una piccola provocazione: guardate le foto di Sara. Un fiore biondo, l'immagine stessa dell'innocenza, di innocenza ora stroncata e violata. Nell'immaginario collettivo è stato massacrato un angelo. Ora chiedetevi, chiediamoci onestamente, se avremmo le stesse reazioni nel caso che al posto di Sara vi fosse un piccolo Rom.

Si aprano le danze.

Sì, e anche se fosse un piccolo ugandese o esquimese!
Chiunque faccia del male ad un bambino/a a qualsiasi etnia esso/a appartenga!

Che c'entra la Puglia, episodi del genere possono accadere da quelle parti come in UK come in USA, dove hanno appena riaperto il caso sull'omicidio della baby miss a quanto pare vittima del padre...
La pedofilia non e' un fatto territoriale, non ha senso delimitarla a un luogo geografico.

Futura ha scritto:Perfetto. Non fa una piega. (Davvero, non sono ironica)

Solo un paio di precisazioni, chi si può permettere di fare discorsi come quelli di Cobalto e Sonia:

1. Non ha figli
2. Non ha mai subito violenza

Altri magari hanno reazioni emotive molto più intense, prendete in considerazione anche questo...

Dato che:

1. Ho figli (tre), e tra poco (dicembre) anche nipoti (la mia secondogenita ha avuto la brillante idea di farmi diventare nonna)

2. Ho subito violenza (a 12 anni e non da un parente, almeno quello)

Mi sento autorizzata (moralmente e culturalmente) a voler strappare i "gioielli di famiglia" di tutti i pedofili che mi capitano a tiro.... che poi non lo faccia perchè non me ne capitano a tiro è un altro paio di maniche, ma che se qualcuno facesse qualcosa del genere ad uno dei miei figli mi trasformerei in una "borghese piccola piccola", ci potete mettere la mano sul fuoco!

Cobalto ha scritto:

Futura ha scritto:Perfetto. Non fa una piega. (Davvero, non sono ironica)

Solo un paio di precisazioni, chi si può permettere di fare discorsi come quelli di Cobalto e Sonia:

1. Non ha figli
2. Non ha mai subito violenza

Altri magari hanno reazioni emotive molto più intense, prendete in considerazione anche questo...

Di cosa stai parlando?
Davvero...cosa ne sai della vita privata di chi scrive? Proprio niente.

BAH.

Non e' che il fatto di avere figli o aver subito violenza giustifica il ritorno alla societa' tribale, attenzione a invocare la legge della clava che poi a rimetterci potreste essere tutti voi.
Ripeto che il problema va' risolto a monte, e va' risolto culturalmente.
La pedofilia e' una via d'uscita per i vermi vigliacchi, una maniera disgustosa per sfogare la sessualita' repressa. Una persona che cresce con dei principi solidi di tutela dell'infanzia, del piu' debole...che ha una vita sociale e sessuale soddisfacente col cavolo che si mette a predare i bambini!
Il meccanismo di predazione e' quello, la violenza postuma non fa' altro che amplificare l'orrore invece di diminuirlo.

A me risulta ci siano professionisti, culturalmente avanzati, allevati nella più caritatevole e rispettosa delle maniere, con vite sociali invidiabili che promuovono il "diritto all'attivtà sessuale" (con adulti) financo di infanti 3/4enni.
Non ne farei una questione socio-culturale, i pedofili, i predaori, i bastardi esistono e sono sempre esistiti in ogni ambito

Crescono in Italia del 12,1 per cento, secondo i dati Eures, i delitti compiuti all’interno delle mura domestiche. La tragedia di Reggio Emilia - dove un uomo ha ucciso la moglie e un figlio, ha ridotto in fin di vita l’altro figlio e la padrona di casa e poi ha tentato di togliersi la vita (qui la GALLERY) - conferma il primato dei delitti in famiglia nelle statistiche degli omicidi volontari compiuti in Italia.
Ad essere interessato dal fenomeno è in particolare il Nord Italia: 94 vittime pari al 48,2 per cento del totale. Nella triste graduatoria è seguito dal Sud con 62 le vittime (31,8 per cento) e infine dal Centro Italia (Toscana, Marche, Lazio e Abruzzo) dove sono state 39 (20 per cento) le vittime di stragi e follie familiari.
Dalle analisi vittimologiche, del movente ma anche degli indici di rischio e disagio sociale ed economico effettuate dell’Eures è la Lombardia ad essere la regione italiana più interessata dal fenomeno assieme al Veneto e dalla Campania.
Le vittime più frequenti sono le donne con 134 casi nel 2006 (+36,7 per cento rispetto al 2005) e pari al 68, 7 degli omicidi-suicidi familiari.
I casi più frequenti di delitti hanno come vittime coniuge o ex compagno (35,9 per cento con 70 casi). Il 23, 6 per cento dei casi, invece, riguarda gli omicidi genitori-figli o viceversa: 21 genitori uccisi e 23 i figli. Il 5,1 per cento riguarda i casi di omicidi tra parenti. Tra i moventi principali: litigi e dissapori (24,6%), passione (in particolare al Nord con il 28,7% dei casi) e denaro (al Sud con il 16,1%).

http://blog.panorama.it/italia/2009/08/31/i-parenti-uccidono-piu-della-mafia-in-particolare-al-nord/

Concordo con Cobalto.La geografia non c'entra nulla in questi casi.Neanche il grado culturale il benessere ed altri fattori che sembrerebbero a prima vista deterrenti della violenza.
A me non interessa se non umanamente cosa provano gli altri e cosa provo io in casi come questi.E' la giustizia e lo stato che deve punire i colpevoli non certo i parenti delle vittime o l'emotiovità popolare.
Il dolore per queste cose e la reazione è forte per noi figuriamoci per chi ne è direttamente interessato.
Ma il dolore non giustifica tutto non deve essere fonte di altre violenze o di sin troppo facili ricette da far-west emotivamente liberatorie ma inefficaci e inaccettabili eticamente.

Claudja Ireland ha scritto:(la mia secondogenita ha avuto la brillante idea di farmi diventare nonna)

Che meraviglia tanti auguri!

Elvira ha scritto:

Claudja Ireland ha scritto:(la mia secondogenita ha avuto la brillante idea di farmi diventare nonna)

Che meraviglia tanti auguri!

grazie

Cobalto e Helmer, forse, visto l'argomento particolarmente delicato, non mi sono spiegata bene.
Col mio intervento intendevo solo dire che desiderare vendetta o avere pensieri violenti, anche se non appartengono al proprio carattere o alla propria cultura, è normale (secondo me) in determinate situazioni di grave turbamento emotivo. E questo non fa di una persona un/a primitivo/a.

Lo stato di diritto esiste proprio per evitare la giustizia fai da te.

Spiacente, ma la violenza fisica non viene contemplata tra i metodi punitivi in nessuno stato civile (a parte gli USA s'intende). Il medioevo e' finito da un pezzo, sarebbe ora che i forcaioli se ne rendano conto.
Da me non vedrete MAI pacche sulle spalle a chi invoca la violenza spicciola come rimedio, e non credo affatto che chi si senta "coinvolto" o "emotivamente partecipe" sia legittimato a compierla. Esistono le leggi, vanno applicate e rispettate. Questo e' quanto.

Pienamente d'accordo, la mia non era un'assoluzione ma un'empatica comprensione...

Naturalmente non mi sono spiegata. E' lapalissiano che fatti simili possano accadere ovunque. Resto perplessa sul fatto che frequentemente delitti in ambito familiare accadano secondome con preoccupante frequenza in determinate zone. Anche nella mia regione di origine. Faccio un esempio per tutti, una valle vicino a dove abitavo, particolarmente incline a violenti e sanguinosi episodi rusticani, tant'è che la minoranza etnica che la abita è ingiustamente bollata di essere violenta e incline all'incesto. Fattori genetici e culturali assieme non vanno sottovalutati in questi casi. E' un fatto che esistano popolazioni più bellicose e altre più pacifiche. E' un fatto che gli italiani abbiano una spiccata propensione al crimine organizzato, come gli albanesi allo sfruttamento della prostituzione e i nordafricani al traffico di stupefacenti, i centro-sudamericani alla violenza da bande. E questi sono fattori culturali. Per tutte le etnie citate, intendo ovviamente SE e QUANDO delinquono, quindi risparmiatevi pistolotti veltroniani.

Veramente ma anche no stai generalizzando tu!

No, generalizza chi liquida questi fattori come pregiudizio, cosa che non sono.

Attenta a parlare di fattori genetici in questi casi.E' un discorso un pò pericoloso che comunque non posso condividere.

Sonia Drechsler ha scritto:No, generalizza chi liquida questi fattori come pregiudizio, cosa che non sono.

Dai raccontacela allora, vediamo cosa non sarebbe "pregiudizio".

Dicevi dei pugliesi?

Ok ragazzi, lo ammetto, pur essendomi attenuto alle giuste regole civili, ho odiato persone che hanno fatto del male e ne ho desidarato la più atroce delle morti comportandomi da primitivo.
A chi c'e' passato ed è riuscito a perdonare va la mia più sincera stima, a chi non c'e' passato e non sa cosa voglia dire auguro di tutto cuore di non doverlo mai scoprire.
Scusate se mi sono permesso di desiderare qualche cosa di brutta per un pedofilo assassino (indipendente dall'etnia della vittima, giuro), ma l'ho fatto con sincerità.
Per quel che mi riguarda, continuo a pensare che le persone che contravvengono alle più elementari norme di convivenza sociale non meritino di giovare di tali norme.
Mi riservo di continuare questo discorso privatamente con chiunque voglia approfondire.

Sonia sei impazzita? Sei una seguace del Lumbroso? Fattori genetici????

E non dimentichiamoci della forma della testa e del naso....ad esempio, chi ha la testa grande, il naso a patata e i capelli riccioli, in genere è un serial killer di mogli.....aspettate un momento....testa grande, naso a patata, capelli riccioli..... ....Nik!!!!!!...AIUTOOOOOOOOO

Cobalto ha scritto:

Dicevi dei pugliesi?

E tu, dicevi? Gli italiani?

Angelica Lean ha scritto:Attenta a parlare di fattori genetici in questi casi.E' un discorso un pò pericoloso che comunque non posso condividere.

Escluderei anch'io i fattori genetici ma le generalizzazioni culturali sono inevitabili.
In generale il popolo giapponese è diverso da quello siciliano, o quello islandese da quello indiano o quello francese dagli aborigeni della nuova zelanda...
la cultura influenza ovviamente il comportamento.

Poi certamente ci sono sempre le eccezioni... e le distanze si stanno sempre più accorciando.

(Anch'io metto le mani avanti per i pistolotti ovvii)

Elvira ha scritto:

Cobalto ha scritto:

Dicevi dei pugliesi?

E tu, dicevi? Gli italiani?

un più tutto per te!

Grazie Nik, un + non angelicoso (perchè credo che me li dia solo lei), ogni tanto... fa bene all'autostima

Comunque in questo caso con Cobalto scherzavo, ho molto poco spirito patriottico come lui e credo anch'io che l'Inghilterra sia un posto migliore dell'Italia, di gran lunga.

Elvira ha scritto:
Escluderei anch'io i fattori genetici ma le generalizzazioni culturali sono inevitabili.
In generale il popolo giapponese è diverso da quello siciliano, o quello islandese da quello indiano o quello francese dagli aborigeni della nuova zelanda...
la cultura influenza ovviamente il comportamento.

Poi certamente ci sono sempre le eccezioni... e le distanze si stanno sempre più accorciando.

(Anch'io metto le mani avanti per i pistolotti ovvii)

In effetti non hai torto.....un più anche da me.....