Sentenza storica: Thyssenkrupp

http://www.universy.it/2011/04/storica-sentenza-per-i-dirigenti-thyssenkrupp/

Sedici anni e mezzo di reclusione per l’amministratore delegato della Thyssenkrupp Herald Espenhahn, 13 anni e mezzo per Marco Pucci, Gerald Priegnitz, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri e dieci anni e mezzo per Daniele Moron: queste le storiche sentenze emesse dalla Corte d’Assise di Torino, per il rogo divampato nello stabilimento Thyssen, che uccise sette operai.

L’unico sopravvissuto commenta: “Chi ha sbagliato ha pagato. Dedico questa sentenza a tutti i morti di quella notte, a chi ha perso la vita sul posto di lavoro e a mia madre che è scomparsa da poco. E’ stata fatta giustizia anche se, fino alla lettura della sentenza, avevamo paura che succedesse qualcosa di diverso. E’ un risarcimento morale importante e dovuto a tutti i familiari. Era un’esigenza che avevamo tutti e non è una forma di vendetta. Chi ha sbagliato, ha pagato”.

L’azienda, invece, ritiene “incomprensibile e inspiegabile” la condanna per omicidio volontario inflitta a Herald Espenhahn.

Osserva Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro: “La tragedia di Torino impone soprattutto una più diffusa ed efficace azione preventiva perchè anche la sentenza più rigorosa non può compensare la perdita di vite umane e il grande dolore che ha prodotto. La via maestra rimane la collaborazione bilaterale paritetica tra aziende e organizzazioni dei lavoratori accompagnata da una idonea attività di vigilanza”.

“Da Torino una lezione di civiltà. Questa sentenza non restituirà i sette operai alle loro famiglie ma almeno rende loro giustizia, con una condanna esemplare che farà storia e che speriamo aiuti tutti a contrastare in modo più efficace la piaga degli omicidi sul lavoro”. Lo afferma Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese, parte civile nel processo. “Dalla costituzione di parte civile nostra e di altri deriva un’assunzione di responsabilità soprattutto per il futuro. Questa sentenza rappresenta anche una spinta a non indebolire ma invece a rafforzare le norme sulla sicurezza nel lavoro”.


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E' una sentenza storica.
Ma una sentenza di primo grado. In italia

E se passa il processo breve.......

Parlo senza aver letto le carte del processo, e basandomi solo su quello che c'è scritto sui giornali, ma sinceramente a me pare una sentenza giuridicamente sbagliata. Hanno voluto infliggere una condanna esemplare, forzando l'interpretazione dell'istituto del dolo eventuale, quando il caso di specie secondo me era quello tipico della colpa con previsione. Ma le Corti d'Assise sono composte in prevalenza da giudici popolari e spesso il rigore dell'interpretazione delle norme lascia troppo spazio all'emotività. Qui ha giocato un ruolo troppo pesante il clamore dei media, e la Corte non ha avuto il coraggio di decidere secondo giustizia. Attendo di leggere le motivazioni della sentenza, magari c'è qualche elemento che dai giornali non emerge che potrebbe farmi cambiare idea, ma al momento questo a me sembra un clamoroso errore giudiziario, che spero la Corte d'Assise d'Appello avrà il coraggio di riparare.

Da quello che so, Sveva, c'è un'aggravante che ha permesso l'omicidio volontario, ossia documenti e mail segrete nelle quali il manager veniva informato dell'imminente rischio di morte per i lavoratori se non si fossero effettuato delle modifiche....

Credo da questo la possibilità di passare da colposo a volontario. No?

Forse vale la pena di aspettare che siano depositate le motivazioni della sentenza. Parafrasando Sveva, un conto è l'emotività e un altro la tecnica giuridica.
Certo che dopo una vita che questa gente la fa sempre franca in una maniera o nell'altra....

Alice Mastroianni ha scritto:Da quello che so, Sveva, c'è un'aggravante che ha permesso l'omicidio volontario, ossia documenti e mail segrete nelle quali il manager veniva informato dell'imminente rischio di morte per i lavoratori se non si fossero effettuato delle modifiche....

Credo da questo la possibilità di passare da colposo a volontario. No?

Sì certo, so che si sono ritardate delle innovazioni perché era in procinto il trasferimento di quella linea di produzione. Una decisione presa scientemente, sapendo che in tal modo di diminuivano, di molto, le garanzie poste a tutela dei lavoratori, mettendone a repentaglio la sicurezza. E tuttavia ciò non fa ancora, secondo me, di tale condotta una fattispecie dolosa, seppure sotto la forma dell'"accettazione del rischio" del dolo eventuale. Nel nostro ordinamento esiste la fattispecie della colpa cosciente o con previsione, che in questo caso mi pare si attagli decisamente meglio alla situazione.
Quello che mi sconcerta è che si sia scelta la strada della qualificazione del fatto come omicidio doloso, quando applicando le norme sull'omicidio colposo plurimo aggravato si poteva arrivare tranquillamente ad infliggere la stessa pena.
Comunque, come avete ben detto, tanto vale aspettare di leggere cosa la Corte scriverà.

Sveva ha scritto:

Alice Mastroianni ha scritto:Da quello che so, Sveva, c'è un'aggravante che ha permesso l'omicidio volontario, ossia documenti e mail segrete nelle quali il manager veniva informato dell'imminente rischio di morte per i lavoratori se non si fossero effettuato delle modifiche....

Credo da questo la possibilità di passare da colposo a volontario. No?

Sì certo, so che si sono ritardate delle innovazioni perché era in procinto il trasferimento di quella linea di produzione. Una decisione presa scientemente, sapendo che in tal modo di diminuivano, di molto, le garanzie poste a tutela dei lavoratori, mettendone a repentaglio la sicurezza. E tuttavia ciò non fa ancora, secondo me, di tale condotta una fattispecie dolosa, seppure sotto la forma dell'"accettazione del rischio" del dolo eventuale. Nel nostro ordinamento esiste la fattispecie della colpa cosciente o con previsione, che in questo caso mi pare si attagli decisamente meglio alla situazione.
Quello che mi sconcerta è che si sia scelta la strada della qualificazione del fatto come omicidio doloso, quando applicando le norme sull'omicidio colposo plurimo aggravato si poteva arrivare tranquillamente ad infliggere la stessa pena.
Comunque, come avete ben detto, tanto vale aspettare di leggere cosa la Corte scriverà.

Sospetto, sospetto....ma non sarà che si è voluto sbagliare a posto in modo da ottenere un udplice scopo, il primo di placare la folla, il secondo di emettere una sentenza facilmente riformabile in secondo e terzo grado?????

NOn conosci Guariniello

Potrei quasi metterci la mano sul fuoco sul fatto che mai farebbe una cosa simile.....

Vai a leggerti i suoi processi e capirai ..

Comunque questa sentenza qualsiasi esito finale avrà fa paura.
Oggi ho visto anche la mia mamma, che a livello di 626 norme e regole è una cecchina attentissima, tant'è che il personale spesso la detesta.... oggi è andata a ricontrollare tutto, di fare tutto giusto e di non dimenticare nulla...credo non solo lei abbia fatto questo dopo la sentenza....per me questo è positivo .

Alice Mastroianni ha scritto:Comunque questa sentenza qualsiasi esito finale avrà fa paura.
Oggi ho visto anche la mia mamma, che a livello di 626 norme e regole è una cecchina attentissima, tant'è che il personale spesso la detesta.... oggi è andata a ricontrollare tutto, di fare tutto giusto e di non dimenticare nulla...credo non solo lei abbia fatto questo dopo la sentenza....per me questo è positivo .

Quello certamente, se questa sentenza impedirà anche una sola morte sul lavoro sarà già stata un enorme successo