Adios Alberto!

Sonia Drechsler ha scritto:Pur avendo una mia rozza spiritualità, essenzialmente di tipo animista preceltico, sono talmente agnostica che fondamentalmente me ne fotto.

famiglia_maurer ha scritto:"Se credi in topolino non credi in Walt Disney"

E con questo sono a posto per le prossime 3 o 4 notti... ma andate tutti a farvi fottere, ho cose più serie a cui pensare, io ... "chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?"

Sonia Drechsler ha scritto:

si disquisiva sulla frase e sulle molteplici sfaccettature a cui essa si presta.

le derive verso cui dirottare i processi vergati si possono considerare delle semplici operazioni orga"co"smiche per coloro, come me, che, in effetti, non hanno un cazzo da fare e avervi fatto spendere un minuto del vostro prezioso tempo è già per me motivo di inarrivabile orgoglio.

certo è, che avermi fatto comprendere in modo così netto e deciso la mia inutilità ed il mio "non avere un cazzo da fare" si scontra con il percorso di crescita della mia autostima, ormai in lento ma inesorabile declino...(devo chiedere alla mia psicologa se tali post suqquotati possano essere considerati come prova in una causa per danni morali....mmm...voglio almeno 6 scimmie e tre alambicchi come ristoro).

p.s.: comunque non è vero, posso credere in topolino e nel suo ideatore, spesso definito erroneamente creatore

2 meno per Fenton e Sonia e la loro banalizzazione anzi voluto travisamento di una frase e un concetto che mi è venuto in mente ieri e che trovo invece molto interessante.
Fenton:Diseney creò effettivamente Topolino invece che Dio abbia creato l'uomo è un'equazione che non funziona nella tua ripeto banale e non appropriata similitudine.

Un meno a te per attribuzione arbitraria di meno

Un meno ancora a te per avermi dato un meno pur avendo palesemente torto perchè sei rozza e per aver fatto sentire inutile l'utilissimo Carol!

E chi se ne fotte (dei tuoi meno)?

Tu perchè sei permalosa

Non è necessario che un concetto logico per essere vero debba necessariamente essere anche reale.
Il fatto che tu non creda nell'asserto, come d'altronde nemmeno io ci credo, non comporta che l'asserto non possa essere coerente con una certa logica che lo ha definito.
In tutte le teologie o filosofie teologiche, un essere supremo (dio e come lo vuoi chiamare) ha creato, ideato, emanato tutto ciò che esiste.
In logica teologica quindi ogni essere ha bisogno del suo "primo motore immobile", indipendentemente dal fatto che questo essere siamo noi o qualsiasi altra cosa possiamo immaginare.
Quindi la tu asserzione può essere facilmente teorizzata senza bisogno di debba essere prima verificata sperimentalmente, e successivamente presa quale archetipo per successive evoluzioni logiche atte a smontarla partendo dalla sua stessa enunciazione.

ahhh, che fatica, ora dormo per 3 giorni di fila.

solo per capire...posso rispondere?

Carolus ha scritto:solo per capire...posso rispondere?

fai pure, tanto qui nessuno ti crede

Come no Carolus? Ne hai facoltà

famiglia_maurer ha scritto:Non è necessario che un concetto logico per essere vero debba necessariamente essere anche reale.

rispondo quotandoti a pezzi, sperando di incontrare la tua comprensione e di non suscitare moti di nervosismo tra i lettori....

concordo con questa prima parte...e non scendo nei particolari

famiglia_maurer ha scritto:
Il fatto che tu non creda nell'asserto, come d'altronde nemmeno io ci credo, non comporta che l'asserto non possa essere coerente con una certa logica che lo ha definito.

è sicuramente coerente con la logica da cui scaturisce l'asserto, ma è una logica traviata, una logica irrazionale, per cui l'asserto pur se sorretto da una sua logica....non può essere coerente con un processo razionale...in sintesi, tutta l'aurea di cui si circonda l'asserto in realtà è permeata da quella parolina a me molto invisa: fede (non solo quale atto di fede ma anche nel senso tangibile della parola...)

famiglia_maurer ha scritto:
In tutte le teologie o filosofie teologiche, un essere supremo (dio e come lo vuoi chiamare) ha creato, ideato, emanato tutto ciò che esiste.
In logica teologica quindi ogni essere ha bisogno del suo "primo motore immobile", indipendentemente dal fatto che questo essere siamo noi o qualsiasi altra cosa possiamo immaginare.
Quindi la tu asserzione può essere facilmente teorizzata senza bisogno di debba essere prima verificata sperimentalmente, e successivamente presa quale archetipo per successive evoluzioni logiche atte a smontarla partendo dalla sua stessa enunciazione.

ahhh, che fatica, ora dormo per 3 giorni di fila.

la parte in corsivo non l'ho capita, ma per colpa mia...non so a quale asserzione tu ti riferisca e se mai tu, in questo tuo post ti sia mai rivolto a me, perciò anelavo sapere se potevo rispondere...

Gebedia Yoshikawa ha scritto:

Carolus ha scritto:solo per capire...posso rispondere?

fai pure, tanto qui nessuno ti crede

lo so, per questo parto prevenuto e dico bugie...

Sonia Drechsler ha scritto:Come no Carolus? Ne hai facoltà

non ero sicuro che si riferisse a me...e per la facoltà ho qualche dubbio...

Carolus, non mi rivolgevo a te, era solo una disquisizione mia stupid-teorica sulla tranchanterie della nostra amata adminna!
Mi sono un po' arrampicato sui vetri, ma in sintesi hai capito tutto.

Ma infatti si celiava

Sonia Drechsler ha scritto:Ma infatti si celiava

che birbe...

Però così si riduce tutto ad una questione di postulati...dato un certo postulato si può dimostare l'indimostrabile.

Non esistono numeri il cui quadrato sia un numero negativo? Okkei Postuliamo che esistano, una volta fatto ciò possiamo anche disegnare frattali, che quanto ad esistenza non hanno da invidiare niente a nessuno.

Alla stessa stregua si può postulare un sommo fattore di creazione, uno qualsiasi (da visnù al ciaparka verde) e sivluppare una teologia perfettamente coerente con se stessa e con il mondo reale che ci circonda, solo che tale sforzo intellettuale non dimostrerebbe nullaltro che:
"Se dio esitesse, allora dio esisterebbe".

Il che francamente è un pò debole per giustificare una crociata, o per un bagno di sangue in nome di un postulato (i postuali per definizione non devono essere dimostrati, sono -ante- al sistema che descrivono).

Nessun pregio hanno nemmeno i confronti tra postulati diversi nel tentativo di dimostrare quale sia il migliore,
L'unico punto di attacco dei postuali è quando generano dei paradossi interni al sistema a cui danno i natali, ma anche il quel caso , se di postulato di stratta, è il sistema che sbaglia, o l'omino che lo studia che ha commesso qualche errore di valutazione, il postulato resta -ante-

Il trucco in questi casi è trovare contraddizioni interne imbarazzati, se dio ha scelto gli ebrei come popolo eletto...i cristiani non dovrebbero convertisi? Se dio è amore infinito, il diluvio universale è un chiaro sintomo del fatto che è affetto dalla sindrome di Münchausen? Se le cose accadono perchè dio lo vuole e non accadono perchè evidentemetne dio non vuole..come mai le cose accadono o non accadono per mano dell'uomo, e non di dio in prima persona? Se dio esiste, ma la gente crede in molteplici confessioni differenti, significa che la fede alla fine esprime la tendenza a trarre conclusioni sbagliate?

Un bambino può credere all'esistenza di Topolino, e anche un adulto può. Il primo sarà portato a credere che esita un gigantesco sorcio nero antropomorfo, il secondo che qualcuno è riuscito a far soldi vendendo magliette di un personaggio di fantasia. Chi sbaglila? E' facile dirlo. Ma se domani mattina tutte le menti adulte ci lasciassero le penne, e solo i marmocchi sopravivessero, poi crescendo porterebbero avanti la convinzine che un topo gigantesco nero di peliccia ma affabil nei modi è effettivamente esistio, amico di un cane che non sembra un cane e di papero che non porta i pantaloni. E questa credenza si porterebbe avanti per generazioni e generazioni, sino a quando qualcuno, in un attimo di follia eretica, penserà che (magari) è tutta una colossale buffonata.

Domanda, voi avreste fiducia in un genere umano che crede ciecamente ad un ratto alto più di un metro che aiuta il comissario di polizia locale a risolveere intricati casi polizieschi?

Confidereste in mickey mouse o nell'umanità che confida in lui?

P.S. Non prendetemi sul serio, io ( che mi conosco bene ) non lo faccio mai.

Ammettilo. Errori di pigitazione a parte, tu sei Daniel Pennac.

cactus ha scritto:Però così si riduce tutto ad una questione di postulati...dato un certo postulato si può dimostare l'indimostrabile.

Non esistono numeri il cui quadrato sia un numero negativo? Okkei Postuliamo che esistano, una volta fatto ciò possiamo anche disegnare frattali, che quanto ad esistenza non hanno da invidiare niente a nessuno.

Alla stessa stregua si può postulare un sommo fattore di creazione, uno qualsiasi (da visnù al ciaparka verde) e sivluppare una teologia perfettamente coerente con se stessa e con il mondo reale che ci circonda, solo che tale sforzo intellettuale non dimostrerebbe nullaltro che:
"Se dio esitesse, allora dio esisterebbe".

Il che francamente è un pò debole per giustificare una crociata, o per un bagno di sangue in nome di un postulato (i postuali per definizione non devono essere dimostrati, sono -ante- al sistema che descrivono).

Nessun pregio hanno nemmeno i confronti tra postulati diversi nel tentativo di dimostrare quale sia il migliore,
L'unico punto di attacco dei postuali è quando generano dei paradossi interni al sistema a cui danno i natali, ma anche il quel caso , se di postulato di stratta, è il sistema che sbaglia, o l'omino che lo studia che ha commesso qualche errore di valutazione, il postulato resta -ante-

Il trucco in questi casi è trovare contraddizioni interne imbarazzati, se dio ha scelto gli ebrei come popolo eletto...i cristiani non dovrebbero convertisi? Se dio è amore infinito, il diluvio universale è un chiaro sintomo del fatto che è affetto dalla sindrome di Münchausen? Se le cose accadono perchè dio lo vuole e non accadono perchè evidentemetne dio non vuole..come mai le cose accadono o non accadono per mano dell'uomo, e non di dio in prima persona? Se dio esiste, ma la gente crede in molteplici confessioni differenti, significa che la fede alla fine esprime la tendenza a trarre conclusioni sbagliate?

Un bambino può credere all'esistenza di Topolino, e anche un adulto può. Il primo sarà portato a credere che esita un gigantesco sorcio nero antropomorfo, il secondo che qualcuno è riuscito a far soldi vendendo magliette di un personaggio di fantasia. Chi sbaglila? E' facile dirlo. Ma se domani mattina tutte le menti adulte ci lasciassero le penne, e solo i marmocchi sopravivessero, poi crescendo porterebbero avanti la convinzine che un topo gigantesco nero di peliccia ma affabil nei modi è effettivamente esistio, amico di un cane che non sembra un cane e di papero che non porta i pantaloni. E questa credenza si porterebbe avanti per generazioni e generazioni, sino a quando qualcuno, in un attimo di follia eretica, penserà che (magari) è tutta una colossale buffonata.

Domanda, voi avreste fiducia in un genere umano che crede ciecamente ad un ratto alto più di un metro che aiuta il comissario di polizia locale a risolveere intricati casi polizieschi?

Confidereste in mickey mouse o nell'umanità che confida in lui?

P.S. Non prendetemi sul serio, io ( che mi conosco bene ) non lo faccio mai.

ah no, stavolta non ci casco, non rispondo...tutto sommato io non ho postulato...oddio ho dedotto...anche se sui frattali avrei qualcosa da dire....ed anche sull'ispettore manetta...