E' giusto o non è giusto?

Prendo spunto da un commento su Youtube al video di Carmen Consoli


Scrive Bearzebu
Testi forti e suggestivi - non solo c'è la denuncia di un sistema politico/sociale a dir poco scandaloso, ma la figura di una donna che ormai calcola l'aspetto fisico l'unica maniera per ottenere qualcosa, sottomettendosi indegnamente comunque e in ogni caso all'uomo.

La liberazione sessuale ha sdoganato il diritto della donna ad usare il proprio corpo come meglio crede. Spesso ci troviamo ad affermare che vendere il proprio corpo è equiparabile a qualsiasi altro lavoro. Altre volte ci troviamo a condannare chi invece lo fa con spregiudicatezza (vedi veline e company); ma se si cresce nell'ottica in cui non c'è nulla di male a vendersi per sesso perchè ancora le si condanna?
E' giusto o sbagliato vendere il proprio corpo?

Il problema non e' se sia legittimo o meno vendere il proprio corpo, il problema enorme, smisurato e' che un intero sistema riduce il genere femminile a quello ...o niente!
In perluscolandia le donne esistono in quanto oggetto sessuale, altrimenti sono da insultare o ignorare. E' questa cultura di merda, massificata che andrebbe combattuta e non il diritto di fare del proprio corpo quello che si vuole.

Questa e' l'opinione che all'estero hanno del fenomeno:

Newsweek, vergogna Berlusconi
"Disinteresse e cultura dell'harem"
Il nuovo numero del settimanale americano dedica quattro pagine al presidente del Consiglio. "Escort, minorenni e ballerine che saltellano intorno a un 74enne". Critiche pesanti per la discriminazione femminile, "ha inculcato negli italiani l'idea che la donna sia solo un oggetto sessuale". Durissimo anche il Guardian: "Che cosa deve ancora fare per essere cacciato?"

http://www.repubblica.it/politica/2010/11/16/news/newsweek_berlusconi-9160225/?ref=HRER1-1

Cobalto ha scritto:"Escort, minorenni e ballerine che saltellano intorno a un 74enne".

Il discorso è che queste qui sanno perfettamente quello che fanno e lo fanno per soldi.
Non sono irretite ed incapaci di intendere e di volere. Anzi...
Io non vedo alcuna differenza tra una prostituta che vende il proprio corpo ad Amsterdam ed una che lo vende al Berl. E non vedo alcuna differenza tra un 74enne comune ed il Berl che va con le prostitute.
L'unica differenza gravissima è che il Berl ripaga anche con incarichi di governo ma fa lo stesso anche con gli è servo senza fornirgli prestazioni sessuali.

Quindi, secondo me, appioppare giudizi morali facendo sempre riferimento al sesso è proprio della società schizofrenica che ci avviluppa.

Appunto, come gia' detto la gravita' abnorme, la mostruosita' e' che si affidino incarichi istituzionali pagati con i vostri soldi per i meriti che sappiamo, come altrettanto grave e' il fatto che un presdelcon invece di pensare ai problemi di una nazione intera, non abbia niente di meglio da fare che utilizzare il suo status per fare pressioni in una questura di Milano (!) e far sbattere sulla strada una minorenne extracomunitaria senza permesso di soggiorno accusata di furto (!!!).
Surreale, se vuoi inventartele certe schifezze non ti vengono cosi' bene.

Carfagna, gelmini...minetti etc. sappiamo benissimo per quali motivi si fottono i soldi dello Stato, e' questo lo scandalo non il fatto che una donna a Berlino come Amsterdam decida in piena coscienza di vendere il proprio corpo.

Sono assolutamente d'accordo con le considerazioni relative alla emancipazione sessuale della donna espresse dalla signorina Elvira (l'alternativa la conosciamo, e senza doversi spostare in paesi e culture differenti da quella italica).

E come sia lei che il signor Cobalto hanno sottolineato il punto scandaloso (ma non l'unico purtroppo) è che tale meretricio, a differenza che nel caso di una prostituta 'sui generis' viene si goduto dall'utilizzatore finale ma pagato con i soldi dei contribuenti (sotto forma di lauti stipendi), i quali contibuenti (ma anche i loro figli, le loro famiglie, le loro aziende) in cambio cosa ottengono? Nulla. se non un servizio (quello svolto dell'assessore o del consigliere o magari del ministro) inferiore per qualità e preparazione a quello che non solo sarebbe lecito aspettarsi ma che DOVREBBERO PRETENDERE da chi ricopre tali ruoli.

Ma non solo. Non solo, per il piacere degli uni si danneggiano i molti (i cittadini, ricordiamo, e non i loro rappresentanti, sono i veri e unici sovrani in Italia), ma costringe questi ultimi ad abbassare la testa, umiliati e impotenti, non solo quando ci si confronta con amici e conoscenti di altre realtà extraterritoriali ma anche tra connazionali. Perchè queste persone sono coloro che ci rappresentano, sono la nostra immagine dentro e fuori dall'Italia, sono coloro a cui, volenti o nolenti abbiamo delegato l'uso di quel potere che CI appartiene (come cittadini), sono coloro che, con questo potere dovrebbero perseguire i nostri interessi collettivi, ma quale sensibilità sociale possiamo pretendere se per la loro posizione raggiunta devono ringraziare tizio o caio e non il popolo stesso? Quali interessi salvaguarderanno? A chi dovranno dimostrare e rendere grazie?

E infine, la liberazione...anche se io preferirei utilizzare il termine 'emancipazione' sessuale, è stata una conquista, non deve essere diventare una catena, nè un pretesto. Quale donna, sinceramente, potrebbe veramente sentirsi orgogliosa sapendo che tra due donne, una preparata e l'altra provocante, il metro di giudizio diventa, non la qualifica o le capacità, ma la spacco della gonna e la misura del reggiseno?
Un simile comportamento rappresenta il furto ideologico di quella emancipazione che ogni donna (ed ogni persona civile) dovrebbe celebrare e proteggere.

Ragionando per assurdo, in un mondo femminilista, un pornoattore diventerebbe portavoce per la sanità, un calciatore il responsabile delle politiche economiche, una bella voce baritonale l'incaricato nazionale della protezione civile...perchè in un mondo per assurdo tale situazione sembra paradossale mentre in questo mondo NON lo è abbastanza per rigettare tutto questo? E nemmeno che sia difficile cambiare lo stato delle cose...basta un segno su un pezzo di carta con una matita...invece che andare al mare, o ai monti, o a (quelle vere, triste ma oneste e senza inganni) puttane.

quoto cactus al 100%

Penso che il punto non sia cosa concedere di se stessi.
Ognuno ha la sua morale ed in base a quella (sempre nel rispetto della controparte) può decidere cosa vendere o comprare, sono dell'idea che ognuno abbia una sua morale ed una propria disponibilità al compromesso.
Io (per es) di mio vendo 8 ore del mio tempo 5 giorni su 7 a ciò che trovo tra le cose più moralmente scorrette del mondo: La banca.

Nello specifico della sfera sessuale, a volte ci si vende a tempo "indeterminato" facendo un matrimonio di interesse, altre volte ci si vende una sera in cambio una serata extralusso, altre volte il pagamento è esplicito e preconcordato o ancora si fa da amante in cambio di regali. Tutto lecito se entrambe le parti sono consenzienti.

Ovviamente, essendo generalmente gli uomini (anche se a torto) a gestire i posti di potere e a disporre di capitale, capita più spesso che siano loro gli acquirenti e le donne le esercenti, ma non è sempre così.

Il problema è quando chi aquista non paga di tasca sua.
Quando un capo fa fare carriera alla segretaria "disponibile" sta in realtà pagandola con una promozione che spettava ad un'altro. Mettendo una persona inadeguata in quella posizione, crea un danno alla società per cui lavora (quindi per agli azionisti).
Se poi a fare una cosa del genere è un politico che offre cariche alle veline, in quel caso la società che subisce è lo stato e i daneggiati (oltre a chi meritava eventualmente l'incarico) siamo noi contribuenti.

Purtroppo dopo anni di lotte la maggior pare delle donne ha preso la parte peggiore degli uomini o sono precipitate nel puritanesimo a senso unico(verso gli altri) o portatrici non sane dei modelli mediaset.

Tutto vero, ma tutto straordinariamente squallido!

E poi, siamo proprio certi che la scelta di tante di quelle minorenni scollacciate che saltellano provocanti e disponibili attorno al vecchio satrapo sia realmente consapevole, felice e libera e non piuttosto condizionata o nel peggiore dei casi, (mi viene in mente Noemi ad esempio) incoraggiata da quelle famiglie che dovrebbero invece educarle nel rispetto di se stesse e degli altri e proteggerle da certi abusi????

Io non sono convinta che una ragazzina si senta veramente appagata e realizzata a vendersi ad un satiro per nulla avvenente anzi un filo patetico... poi magari mi sbaglio...ma penso che una sana e consapevole sessualità sia altro da questo.