Assurdo

Treviso: insulta una bambina down, ma nessuno interviene

12/01/2010, ore 16:08 - L'increscioso episodio in una pizzeria
Treviso: insulta una bambina down, ma nessuno interviene
di: Antonio Rispoli
TREVISO - Una normale serata in pizzeria, finita col un antipatico digestivo di fiele: questa la brutta avventura di una famiglia di Treviso, che aveva deciso di mangiare una pizza fuori casa. Al termine del pranzo, la ragazza, che soffre della sindrome di Down, stavo giocando con una delle cassiere. Giocando, un foglio di carta è finito sul tavolo vicino, dove una persona stava ancora mangiando. Costui si è alzato, dicendo con voce chiara, che si è sentita: "Quando si hanno dei figli mongoli è meglio restarsene a casa".
Il padre della ragazza, benchè colpito dalla pesante affermazione, non se l'è sentita di causare un tafferuglio nel locale, così si è alzato e con i suoi familiari se ne è andato. Però poi ha preso carta e penna e ha mandato una lettera ad un giornale locale, raccontando l'accaduto.
La cosa che però più dà da pensare, a parte l'immensa maleducazione della persona che ha parlato, il fatto che nessuno abbia reagito. Delle due l'una: o tutti i presenti che hanno sentito erano d'accordo; oppure non gliene fregava nulla del fatto che una bambina venisse insultata così. Si può sperare solamente che quello non fosse uno spaccato dei trevigiani; altrimenti ci sono pessime persone, da quelle parti.

Boh, quando penso che si sia toccato il fondo arriva sempre qualcuno che si mette a scavare
Direi che quel "signore" si commenta da solo, per non parlare di chi ha visto e non ha detto niente.

No Angi, per fortuna non è così. Ho frequentato molto il trevigiano e ti assicuro che, come altrove, sono gente molto simpatica, ospitale e molto meno razzista di quello che possa sembrare.
Purtroppo l'idiota di turno pare non mancare mai. Peccato che queste persone non trovino mai quello che gli fa saltare qualche dente e gli ricaccia in gola certe parole, perché pare essere l'unico linguaggio che comprendono.

Sonia Drechsler ha scritto:No Angi, per fortuna non è così. Ho frequentato molto il trevigiano e ti assicuro che, come altrove, sono gente molto simpatica, ospitale e molto meno razzista di quello che possa sembrare.
Purtroppo l'idiota di turno pare non mancare mai. Peccato che queste persone non trovino mai quello che gli fa saltare qualche dente e gli ricaccia in gola certe parole, perché pare essere l'unico linguaggio che comprendono.

La considerazone non era certa mia ma dell'autore dell'articolo.

Be' il sindaco che hanno a Treviso e' razzista dichiarato.
Ovvio chenon tutti lo hanno votato. In SL ho conosciuto una persona proprio di li che e' davvero in gamba: dice che Gentilini (vicesindaco) cambia marciapiede quando la incontra per strada.

A Roma avete un sindaco fascista. Questo cosa significa?

Sonia Drechsler ha scritto:A Roma avete un sindaco fascista. Questo cosa significa?

Beh fascista e' una parola grossa,i fascisti non ci sono piu direi un moderato di destra se poi gli spunta il manganello dalla tasca dei pantaloni fa parte di reminescenze giovanili

Alt!I fascisti non ci sono più mi pare grossa come affermazione.I fascisti ci sono eccome.

O di un simbolo fallico

Angi, Paola era ironica

Si ma non ho mai detto che i trevigiani sono razzisti.

E' vero, l'ha auspicato Antonio Rispoli.

Si può sperare solamente che quello non fosse uno spaccato dei trevigiani; altrimenti ci sono pessime persone, da quelle parti.

paolamills ha scritto:

Sonia Drechsler ha scritto:O di un simbolo fallico

Mica e' Aledanno questo ao'.
Questo lo chiamano Chiappedoro

Helmer ha scritto:

paolamills ha scritto:

Sonia Drechsler ha scritto:O di un simbolo fallico

Mica e' Aledanno questo ao'.
Questo lo chiamano Chiappedoro

Lo so chi e' ma leggendo simbolo fallico ho pensato subito a lui