Fascisti a Sanremo

Fascisti a Sanremo

L’unità d’Italia celebrata da “Bella Ciao” e “Giovinezza”. Accidenti, nemmeno se ci si metteva con grande impegno a pensare qualcosa di veramente sbagliato avremmo immaginato che gli autori di Sanremo sarebbero arrivati a tanto. “Par condicio”, dice Gianmarco Mazzi, per giustificare la scelta, aggiungendo che “Giovinezza” è «passata alla storia come inno del ventennio ma nata come canzone della ‘goliardia’ toscana nei primi del ‘900». Ha ragione Mazzi, la canzone è nata come brano goliardico, ma è difficile dimenticare che sia diventata l’“inno trionfale” del Partito Nazionale Fascista con il testo scritto da Salvator Gotta. Mazzi insiste: «Il significato è artistico e non politico. Se vogliamo cantare canzoni della nostra storia non dobbiamo aver paura di cosa rappresentano ma dobbiamo tener conto dell’importanza artistica che hanno avuto e che hanno». E qui non c’è dubbio che Mazzi può aver ragione, l’inno del Partito Nazionale Fascista è un elemento storico. Ma decisamente più dubbio è che l’inno del partito fascista possa servire, a Sanremo, a celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia. Ma il direttore di RaiUno, Mauro Mazza, tiene a sottolineare che «Sanremo deve ripercorrere la storia intera, senza censure e senza cesure». Quindi non far cantare l’inno del Partito Nazionale Fascista sarebbe “censura”.
Nessuno nega che per ripercorrere la storia d’Italia vada ricordato ogni periodo, compreso il ventennio fascista, ma di canzoni che ricordano quei venti anni, che sono entrate nella cultura popolare dell’intero paese, ce ne sono molte, moltissime, alcune delle quali assolutamente leggendarie. Canzoni che possono, con ragione, essere cantate sul palco di Sanremo senza bisogno di scomodare l’inno del Partito Nazionale Fascista.

di:Ernesto Assante

Sanremo: Guerri, 'Giovinezza' in tv e' una scelta audace

Gia' che ci sono potrebbero manganellare qualche "cumunista", far ingollare qualche ettolitro di olio di ricino e mandare qualche ebreo nei campi di concentramento. Cosi', tanto per ricordarci la Storia.

Poi non ho ragione a dire che l'italia e' diventata una nazione di merda. BAH.

Ultimi sussulti, ultimi disperati tentativi di sdoganamento per ingraziarsi il Sultano e raccoglierne le briciole.

Il titolo è fuorviante però angelica.

Per quanto possa non piacere il fascismo fa parte della storia d'Italia e l'articolo linkato da Sonia dice cose sensate....

il problema non è la canzone in se, il problema è come potrà essere strumentalizzata la cosa.

il problema è anche che io non ho linkato nessun articolo...

scusa era Angelica...vi confondo sempre uff

questo http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=523779

Giordano bruno guerri e' universalmente noto per essere un raccoglitore ambulante di stronzate. Non basta la parlata blesa per nobilitare le schifezze che sciorina incessantemente, e' solo uno squallido revisionista da operetta.
La rievocazione storica non si fa' con l'apologia del fascismo, tantomeno in un festival canzonettistico nazionalpopolare dove la soglia d'attenzione e la capacita' analitica dello spettatore medio e' prossima al gia' citato bradipo narcotizzato.

A me risulta evidente il maldestro tentativo d'equiparazione tra vittime e carnefici, il voler far finire tutto a "tarallucci e vino" tra 'na canzunciella e l'altra e lo schifoso tentativo di risanare una frattura che DEVE rimanere insanabile, la frattura tra gli italiani che stavano dalla parte di hitler e mussolini e gli italiani che combatterono contro questi mostri con i pochi mezzi che avevano a disposizione, pagando la loro scelta coraggiosissima spesso con la vita. Riconciliazione un CAZZO, mavaffanculo va'.

NOI non saremo mai come LORO, non saremo MAI sullo stesso livello e parlo di NOI che nella democrazia viviamo e ci crediamo mentre LORO combatterono fino all'ultimo per l'affermazione degli orrori nazifascisti. Mi dispiace ma i loro miserabili eredi non riusciranno a farci ingollare questa ennesima padellata di merda, e mi chiedo seriamente quante altre ne dovete igollare VOI che vivete in italia prima d'iniziare a rispondere calci nei denti a questa manica di teste di cazzo che vi ha mandato il paese letteralmente a puttane.

Ritengo che l'illustre signore citato ad inizio thread abbia perfettamente ragione e le sue tesi colgano nel segno in ogni punto che egli, così chiaramente esprime.

A tal proposito, mi auguro, ma anzi sono certo, che egli aggiunga, proprio per le medesime ragioni di cui ci ha deliziato, di inserire nel borderò delle esibizioni anche la marsigliese, quale maximo esempio di convergenza tra storia italiana, cultura italiana e buon senso italico.

Cosa meglio dell'inno nazionale di quel francese che, primo tra tutti, ha 'unito' l'Italia sotto il suo dominio/impero, gettando quindi il germe di uno stivale unito (o cucito)?

Cosa meglio della canzone dei bimbi della patria dei galli per ricordare, celebrare e onorare chi ha insignito l'Italia stessa del suo vessillo tricolor?

Chi potrebbe immaginare quale meglior tributo, all'italianità, di un governatore sovrano, basso, con pochi capelli, eccentrico e dalle irrefrenabili smaine di potere? (oops... )A lui, e solo a lui, andrebbe di diritto l'obolo musicale nella manifestazione canora più famosa dell'italico suolo.

Anzi..repubblica cispadana, traspandana, cisaplina, veneta...forse...forse non notiamo in Egli un paterno suggerimento ad un Italia federalista, verde d'invidia, bianca di bamba e rossa nei conti in banca?

Si dirà - "Ma Napoleone era francese, che c'hazecca con l'itaglia?".
Ma ogni saggio può facilmente dimostrare che Ajaccio è ben più vicina alla Sardegna che all'Ile-de-France...e che quindi Napoleone è stato bonaparte....della sua vita più vicino a Santa Teresa di Gallura che a Parigi. Questi son fatti, son storia, mica stupidaggini o facezie!

Per queste e mille altre ragioni minori, ritengo, anzi sono convinto e certo che la mia modesta richiesta di usare la marsigliese come sigla di apertura del festival della santa pagaia possa e debba essa accolta!

Anche in quanto, ammettiamolo, la tautologia "Xkè sanremo è sanremo" un pò ci ha tirfolato i ...neuroni.

Questo è il testo di Giovinezza:


Su, compagni in forti schiere,
marciam verso l'avvenire
Siam falangi audaci e fiere,
pronte a osare, pronte a ardire.

2Trionfi alfine l'ideale
per cui tanto combattemmo:
Fratellanza nazionale
d'italiana civiltà.

3Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza,
nel fascismo è la salvezza
della nostra libertà.

4Non più ignava nè avvilita
resti ancor la nostra gente,
si ridesti a nuova vita
di splendore più possente.

5Su, leviamo alta la face
che c'illumini il cammino,
nel lavoro e nella pace
sia la verà libertà.

6Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza,
nel fascismo è la salvezza
della nostra libertà.

7Maledetto fu il cilicio
che condusse all'eroismo,
fu schernito il sacrificio
dal novello socialismo.

8Sorgi o popolo sovrano
su dall'Alpi di Salvore
fino al Siculo vulcano,
che or si vince oppur si muor.

9Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza,
nel fascismo è la salvezza
della nostra libertà.

10Nelle veglie di trincea
cupo vento di mitraglia
ci ravvolse alla bandiera
che agitammo alla battaglia.

11Vittoriosa al nuovo sole
stretti a lei dobbiam lottare,
è l'Italia che lo vuole,
per l'Italia vincerem.

12Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza,
nel fascismo è la salvezza
della nostra libertà.

13Sorgi alfin lavoratore
giunto è il dì della riscossa
ti frodarono il sudore
con l'appello alla sommossa.

14Giù le bende ai traditori
che ti strinsero a catena;
Alla gogna gl'impostori
delle asiatiche virtù.

15Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza,
nel fascismo è la salvezza
della nostra libertà.

E questa la versione del 1921, di Anonimo, cantata dagli Arditi del Popolo, formazione paramilitare di estrazione comunista o anarchica composta per lo più da reduce della Grande Guerra che combatterono nelle tuppe d'elite degli Arditi.


Or ci dicono che la pace
è voluta dai fascisti
mentre l’arditismo tace
dagli sgherri siam malvisti

2ci vorrebbero accoppare
colle bombe e coi bastoni
sono peggio dei borboni
dei briganti ed assassini.

3Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza
il delitto e la violenza
tosto o tardi finiran.

4E noi che abbiamo del buon senso
la vogliamo terminare
senza paga né compenso
li dobbiamo sterminare

5se il governo vuol la pace
noi darem la soluzione
siam leoni dal cuore audace
e la morte non temiam!

6Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza
il delitto e la violenza
tosto o tardi finiran.

7In Italia non vogliamo
delinquenti ed assassini
non seguaci di Nerone
del nefando Mussolini

8colle braccia spezzeremo
le catene dei tiranni
siamo giovani, abbiam vent’anni
vogliam giustizia ed equità.

9Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza
il delitto e la violenza
tosto o tardi finiran.

10È finita la cuccagna
dei briganti mercenari
perché adesso non se magna
col denaro degli agrari

11è finita anche per loro
che vorrebbero gli schiavi
lavoratori, gridiam in coro:
Vogliam lavoro e libertà.

12Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza
il delitto e la violenza
tosto o tardi finiran.

13Fascisti e agrari son canaglia
ma ben presto finiranno
questi al Ponte della Paglia
quei coi pazzi di Mogliano

14altrimenti sorte loro
sarà quella della morte
mentre noi gridiam in coro:
in Italia c’è un Lenin!!!...

15Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza
il delitto e la violenza
tosto o tardi finiran

Note
Pubblicato in “Eco dei Soviet”, Venezia, n. 20-21, 1921.

vabbeh improvvisata e piena di errori pero'...
se appoggiate la mia candidatura a S.Remo la studio per bene!