Ipotesi governo Berlusconi-Bossi-Cuffaro

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=120595&sez=HOME_INITALIA&ssez=POLITICA

Berlusconi chiederà fiducia alla Camera
In 7 da Udc e Api soccorrono il premier
I finiani: senza intesa, mozione autonoma
Bersani: promettere rinomina è corruzione

ROMA (28 settembre) - Il premier Silvio Berlusconi prepara il discorso sui cinque punti programmatici che terrà mercoledì mattina alla Camera e su cui il governo porrà la fiducia. Intanto il Cavaliere - che oggi a Palazzo Grazioli ha ricevuto i vertici del Pdl per fare il punto sulla conta di domani - incassa il soccorso di 7 deputati centristi in fuga da Udc e Api.

Sono usciti dall'Udc in polemica con il leader Pier Ferdinando Casini e oggi hanno formato una nuova componente parlamentare del gruppo misto che si chiama "Popolari per l'Italia di domani" Calogero Mannino, Giuseppe Ruvolo, Francesco Saverio Romano, Giuseppe Drago e Michele Pisacane (l'unico non siciliano).

A soccorrere il premier arrivano poi dall'Api l'ex Pd candidato in Parlamento da Walter Veltroni Massimo Calearo e Bruno Cesario. I due lasciano il partito di Francesco Rutelli ma restano nel gruppo Misto della Camera. «Aspettiamo il discorso di Berlusconi e vediamo se ci sono le condizioni per iniziare un percorso politico e votare questo documento che deve contenere necessariamente tutti i mezzi a sostegno del sud», dice a Radio Radicale Cesario. Anche Calearo aveva annunciato che domani potrebbe votare sì alla verifica sul programma di governo.

I finiani però, dopo la richiesta avanzata ieri (e ignorata dal premier) di un vertice di magoranza, avvertono: se non ci sarà un'intesa su un documento condiviso Futuro e libertà per l'Italia potrebbe presentare domani in aula alla Camera una risoluzione autonoma. Lo dice il vicecapogruppo vicario Benedetto Della Vedova.

Bersani: promettere rinomina è corruzione. «È in corso un'operazione che prelude all'ipotesi del governo Berlusconi-Bossi-Cuffaro. Ma poi sono in corso altre manovre, già successe in passato e che si ripetono: se uno promette la rinomina o comunque uno stipendio è corruzione, roba da magistratura», ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani che attacca la «compravendita» di parlamentari da parte del Pdl.

«La maggioranza è in crisi politica, una crisi non rimediabile che può preludere a tentativi di aggiustamenti poco credibili. Ma il paese non ha tempo di aspettare. Il governo prenda atto della crisi, se ne vada e si rimetta alle decisioni del Capo dello Stato», ha aggiunto Bersani cheoggi ha riunito i big del partito in vista del discorso in aula del premier.

«E' sicuramente deciso che ci sarà un voto al termine delle dichiarazioni di Berlusconi», ha detto il ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl. Ignazio La Russa, che poi all'ingresso di Palazzo Grazioli esclude un incontro con i parlamentari del gruppo di Futuro e Libertà per definire il discorso programmatico del premier. «Sì, li incontriamo per strada», risponde La Russa scherzando con i cronisti.

L'Udc voterà no al governo Berlusconi. «Se c'è la fiducia votiamo no, se c'è un giudizio da dare su questi due primi anni, daremo un giudizio negativo - dice il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini - Se il premier, invece, spiegherà che vorrà fare delle cose che condividiamo, diremo "bravo, realizzale", presenta dei ddl e ti aiuteremo. La nostra è un'opposizione repubblicana, molto chiara, non è cambiata di una virgola dall'inizio di questa legislatura. Se Berlusconi presenta il quoziente familiare glielo voteremo, l'abbiamo sempre detto, non è una novità».

Il socorso centrista al premier. «Abbiamo deciso di costituire un gruppo autonomo - ha spiegato l'ex ministro Dc Mannino - perché nell'Udc ci è stato negato il diritto al confronto. Non dico che Casini ci abbia accompagnato alla porta, ma è come se questo fosse avvenuto. Il posto degli eredi della Dc non è a sinistra, è al centro. Ci addolora -ha aggiunto - che Casini abbia smarrito il patrimonio di distinzione di questi due anni e sognato di poter liquidare Berlusconi pensando di poter costituire il polo di sinistra».

«Non intendiamo risolvere i problemi della maggioranza, ma siamo allettati dall'idea di dare una mano a salvare il paese», ha assicurato Romano. Che ha aggiunto: «Si è parlato di compravendite. Bene ha fatto Mannino a dire che vale più di Ibrahimovic. Sostenere che ce ne andiamo per trovare alloggio altrove significa bypassare il dissenso crescente nell'Udc alla linea politica di Casini. L'Udc è ormai ridotto a essere un partito padronale».

Idv: governo al capolinea anche se ottiene 316 voti. «Il governo non c'è più, è al capolinea - dice il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi -. E' ormai chiaro a tutti gli italiani che la maggioranza si sta sfaldando e che continuare in questo modo è solo accanimento terapeutico. Anche se domani Berlusconi dovesse ottenere i 316 voti che cerca, sarà sempre troppo debole per governare e affrontare i problemi del Paese, ammesso che dopo due anni di legislatura intenda finalmente occuparsene».

Da sottolineare la frase "mai nessun ci dividera' trallallalla'"

Ma c'è ancora Mannino?
Ha ragione Cobalto serve un rinnovamento totate.Siamo al paleolitico aggiungerei io.

Ieri era ospite da Lerner.
C'erano anche Tosi, Lombardo e Stracquadaneo o come si chiama.
Mi dispiace dirlo ma il più pulito era Tosi.

Ken Loach, regista inglese:

Ken Loach ha scritto:“Credo che Berlusconi sia come un morbo contagioso che si attacca anche alle altre nazioni, infatti, la destra ha la stessa agenda politica in tutti i paesi. Non hanno regole, tutto è privatizzato ed il potere del sindacato è annullato. Anche il problema della sinistra è lo stesso in tutta Europa. La lotta sta diventando ancora più tragica perché stanno anche distruggendo il pianeta quindi le cose andranno sempre peggio ed un cambiamento è ancora più urgente. L’unico modo per vincere a livello nazionale è iniziare a livello locale difendendo ogni comunità e ogni lavoro. Loro possono anche continuare ad attaccare ma l importante è che noi ci difendiamo. Lo stato dovrebbe essere il riflesso dei desideri e dei bisogni di ognuno di noi. Dobbiamo lottare contro gli estremismi. Secondo me la scelta democratica è la più naturale perché lo stato dovremmo essere noi stessi”.

Purtroppo Ken Loach ha ragione.Ha esportato un modello pericolosissimo in tutta Europa e il danno ormai non è solo italiano.