Ed Miliband nuovo leader del partito Laburista - 40 anni

Helmer ha scritto:Pero' piove sempre

Cobalto ha scritto:

Helmer ha scritto:Pero' piove sempre

Anche questa e' una leggenda metropolitana...piove di piu' rispetto a Roma, ma rispetto a Milano piove di meno e pure con meno intensita'. Tra l'altro almeno qui d'estate si respira, voglio davvero dimenticarmi luglio/agosto nel capoluogo meneghino, tra sudore zanzare e berluschini.

Cobalto ha scritto:Inanzitutto la gelmini & carfagnate varie non mi sembra ricoprano ruoli politici di rilievo, al contrario sono note ai piu' per aver grottescamente ricevuto incarichi in cambio delle loro inginocchiate.

Ed Milband (40 anni, leader del partito Laburista) - David Cameron (44 anni, leader del partito Conservatore) e Nick Clegg (43 anni, leader del partito Liberal-Democratico) non credo proprio siano diventati leader alla loro "giovane" eta' per aver fatto dei pompini a un vecchio schifoso mafioso pluripregiudicato...



I "leader" dei vari partiti politici italiani quanti anni si ritrovano sulla groppa in media? 60? 70?

Seconda cosa, contrariamente alle puttanate che raccontano in italia qui non esiste un sistema "bipolare o bipartitico", al contrario ci sono piu' partiti in lizza e chi guadagna la maggioranza assoluta ha l'incarico di formare un governo, altrimenti come nell'ultima elezione dove i numeri erano inferiori, si crea una coalizione di governo (Conservatori - Liberal Democratici). Non e' frequente ma succede, e nessuno si fa' venire le crisi mistiche per i "comunisti" (inesistenti) all'opposizione.

Terza cosa, la campagna elettorale viene letteralmente fatta casa per casa, nelle piazze e nelle strade, il contatto con la gente comune viene considerato indispensabile da tutti gli schieramenti ed e' piu' facile trovarsi faccia a faccia con i candidati in mezzo alla strada in un "comizio" improvvisato che nelle "adunate oceaniche" alla mussol...ehm berlusc...ehm italian style, qui semplicemente inesistenti. Durante le scorse elezioni tutti i rappresentanti di zona dei vari partiti hanno fisicamente bussato alla mia porta, mi hanno stretto la mano e spiegato le loro ragioni, cosa MAI successa a Milano in decenni. I politici inglesi ci sono, esistono e li vedi, sono quanto di piu' distante ci possa essere dalla casta alla quale ero abituato.
POI la MERDA che vedi sulla televisione italiana qui e' inconcepibile, i candidati hanno tutti lo stesso spazio televisivo cronometrato (!) i giornalisti quanto il pubblico fanno loro le domande direttamente, e se questi non rispondono le rifanno! A domanda risposta, questa e' la logica inglese altro che i monologhi berluschini all'italiana.

Quarta cosa, e vi da' l'idea di quanto la politica qui abbia un respiro internazionale e quanto sia alla portata del popolo, in UK qualunque cittadino della comunita' europea e qualunque cittadino nel mondo abbia la visa (permesso di soggiorno) puo' votare direttamente i propri rappresentanti di zona. Il quadro politico britannico e' estremamente decentralizzato, da distretto a distretto ci sono intere zone governate dalla sinistra quanto dalla destra quanto dal "centro", e in questa decisione diretta dei rappresentanti il mio voto conta quanto quello di un inglese.
Solo per votare il parlamento inglese bisogna avere la cittadinanza, per tutto il resto qualsiasi cittadino sia legalmente sul suolo britannico ha diritto di voto quanto gli altri.