Aggredito Berlusconi

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200912articoli/50339girata.asp#

Berlusconi colpito al volto a Milano

Il premier ferito, fermato un trentenne
Bossi: «E' stato un atto di terrorismo»
Silvio Berlusconi è stato colpito al volto dopo il comizio a Milano. L’aggressore sarebbe un uomo di circa trent’anni subito fermato. Il presidente del Consiglio, secondo le prime informazioni, era in mezzo alla folla quando l’aggressore l’avrebbe colpito con un pugno o, riportano alcune agenzie di stampa, con un piccolo modellino che raffigura il Duomo di Milano, acquistato in una delle bancarelle delle centro. Il presidente del Conisglio, con il labbro sanguinante, è stato trasportato all’ospedale San Raffaele per accertamenti. «E’ un atto di terrorismo» ha commentato Umberto Bossi.

Si, un 42enne, Massimo Tartaglia. J'ha fatto saltare la dentiera.

Ho ascoltato il discorso che Berlusconi ha fatto prima di essere pestato: di una violenza inaudita (come quello coi suoi compari del PPE dell'altro giorno).

Quanto è difficile spiegare ad un bambino di 6 anni che certe azioni non si compiono comunque quando non ci credi fino in fondo.

Elvira ha scritto:Quanto è difficile spiegare ad un bambino di 6 anni che certe azioni non si compiono comunque quando non ci credi fino in fondo.

Tartaglia da 10 anni in cura psichiatrica "Un gesto solitario ma premeditato"

Arrestato l'aggressore di Berlusconi. Incensurato, è un grafico e lavora col padre
In tasca spray al peperoncino. Seguito dai medici del Policlinico per problemi mentali
Tartaglia da 10 anni in cura psichiatrica
"Un gesto solitario ma premeditato"
Il padre: "Vota Pd, come tutti in famiglia, ma non odia nessuno. E' volontario del WWF"
Quindici anni fa inventò i "Quadri musicali", tele astratte che si illuminavano a suon di musica

MILANO - E' in cura da 10 anni per problemi mentali al Policlinico di Milano Massimo Tartaglia, l'uomo che ha aggredito Silvio Berlusconi. Incensurato, la Digos neppure lo conosce, segno che non appartiene a centri sociali o organizzazioni extraparlamentari. Nessun precedente penale. Solo il ritiro della patente per motivi di viabilità qualche mese fa: nulla di più. Quarantadue anni, abita con i genitori in un'elegante palazzina a Cesano Boscone (Milano); l'aggressore di Silvio Berlusconi è un ingegnere elettronio che lavora nell'azienda del padre, la AL.TE.TEK di Corsico, specializzata nella realizzazione di obliteratrici per autobus. Vota Pd, come tutta la sua famiglia, "ma in casa - assicura il padre Alessandro - nessuno odia Berlusconi. Mai fatto politica attiva", spiega il genitore. "Non ha mai fatto del male a nessuno: è un volontario del WWF".

Il padre: "Frutto del clima negativo in Italia". Dalla dinamica dei fatti, dalla storia dell'aggressore e dalle risposte che l'uomo ha dato agli agenti della Digos che lo hanno interrogato per oltre tre ore, sembra più un gesto isolato, frutto di un disagio psichico piuttosto che un tentativo di aggressione organizzato. Il padre non lo nega: "Massimo è uno psicolabile. Stamane è uscito di casa spiegando che andava da un'amica. 'Non so quando torno', ha detto. Se avessi intuito, l'avrei fatto desistere. Penso che questo episodio sia maturato nel clima negativo che sta montando in Italia. In casa nostra - ha spiegato il genitore - abbiamo sempre commentato quello che succede in politica. Nessuno però, e tanto meno mio figlio, ha mai mostrato un'esasperazione particolare".

Nella giacca una bomboletta al peperoncino. Ma in tasca, Massimo aveva, insieme ad un altro souvenir del tipo usato per colpire il premier, una bomboletta di spray urticante al peperoncino che ha fatto protendere il procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del pool antiterrorismo milanese, ad ipotizzare che il gesto di questa sera in piazza del Duomo fosse premeditato. Il pm lo ha scritto chiaro in calce al provvedimento di arresto: "Lesioni pluriaggravate dalla qualifica di pubblico ufficiale della parte offesa e dalla premeditazione".

"Io non sono nessuno". Per tentare di ricostruire i trascorsi dell'aggressore e tracciarne un profilo mentale meno approssimato, in serata era arrivata nella Questura di Milano anche la psicologa che ha in cura Tartaglia da 10 anni. Una vicina di casa di Massimo Tartaglia, in via Giusti, nella zona residenziale di Cesano Boscone, ricorda che qualche volta sentiva l'uomo "urlare nel suo appartamento". E quando i poliziotti lo hanno trascinato via dalla piazza dopo l'aggressione, ripeteva: "Non sono io. Io non sono nessuno".

L'inventore dei "Quadri musicali". Giù 15 anni fa, il nome di Massimo Tartaglia era comparso sui giornali interessati a pubblicare le strane invenzioni degli Archimede di casa nostra. Accanto al nome del futuro aggressore di Berlusconi, comparve la foto dei cosiddetti "Quadri musicali". Coniugando la passione per l'elettronica con il gusto per l'arte astratta, Massimo Tartaglia realizzò dei piccoli quadri che si illuminavano di luce colorata diversa ogni volta che nella stanza in cui erano appesi si ascoltava della musica. A quanto pare, però, l'invenzione finì presto in un cassetto e dei "Quadri musicali" non si sentì più parlare.
(13 dicembre 2009)

https://www.youtube.com/watch?v=L_HaO5rRWPE

Ad Anteo Zamboni abbiamo dedicato un strada... certo ci sono voluti 20 anni, una guerra mondiale e una guerra civile (molto piu' schifosa che eroica).

Chi era Anteo Zamboni?

Era un ragazzino che nel 26 fece un attentato, fallito, a Mussolini a Bologna. Fu linciato.
Avesse avuto buona mira o miglior fortuna la Storia sarebbe cambiata.

Ora in via Zamboni c'è l'università, ma la via non è dedicata ad Anteo, ma a Luigi zamboni che era un patriota

Si, falla tutta verso via Irnerio, alla fine gira a destra e poi ancora a destra e ti troverai a percorrere via Mura Anteo Zamboni.
Credo fosse un patriota anche lui.

Helmer ha scritto:Si, falla tutta verso via Irnerio, alla fine gira a destra e poi ancora a destra e ti troverai a percorrere via Mura Anteo Zamboni.
Credo fosse un patriota anche lui.

Ma dai non lo sapevo!!! Cercherò di farci caso, grazie

http://www.tuttocitta.it/tcol/mappe/bologna?cb=0&cx=11.35625&cy=44.49737&dv=Bologna%20%28BO%29,%20Italia&ind=Mura%20Anteo%20Zamboni,%202&op=mc&ldv=Bologna%20%28BO%29,%20Italia&lpr=BO&lre=Emilia%20Romagna&lcn=Bologna&ccd=17497&cre=15&lty=C&lcd=17497&z=1

Sì sì ho capito benissimo dov'è, grazie ancora!!

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200912articoli/50439girata.asp

Guardando e riguardando i video dell'aggressione, mi sono posta delle domande e sono perplessa.
Da quel che so, la prassi in questi casi prevede che sia la scorta a comandare. Non vi è tempo di dare o ricevere ordini, tutti gli uomini devono essere perfettamente addestrati per:

- fare scudo sopra l'obiettivo
- isolarlo quanto possibile dalla situazione
- portarlo via nel più breve tempo possibile

Ora, dai video appare una scena alquanto strana: la scorta circonda Berlusconi, lo spinge verso l'auto, poi all'improvviso pare alzarlo sopra le teste della folla circostante. Tant'è che uno degli uomini si affanna a coprirlo con qualcosa di nero (forse un cappotto). Nel caso vi fosse un secondo attentatore , ecco che questi avrebbe potuto sparare verso il bersaglio con una certa comodità.
Ma non basta: Berlusconi esce dall'auto blindata e sale sul predellino, mostrandosi alla folla. Seconda occasione d'oro per un eventuale attentatore.
Come è possibile che la scorta permetta specialmente questa seconda azione, da parte di un uomo ferito e sicuramente sotto shock (avete mai preso una bella tranvata in faccia?).
E' possibile che B. abbia mantenuto la lucidità necessaria per dare ordini alla scorta affinché gli permettesse di uscire dal rifugio sicuro dell'auto blindata per offrirsi insanguinato agli occhi del suo popolo, delle foto e telecamere?

Ma sai che me lo sono chiesta anche io?
Proprio mentre guardavo di nuovo le immagini (studio aperto a go go non per scelta mia ovviamente ) stavo commentando con chi era vicino a me proprio questo.
Dicevo proprio che in certi casi la scorta dovrebbe fare scudo e allontanare il prima possibile il protetto da qualsiasi altro incidente.
Invece no, qui non è andata esattamente così. Non voglio pensare che sia stato studiato tutto a tavolino perchè na tranvata sui denti de quella portata non me la farei mai dare tanto per....! Però anche io ci ho visto la voglia, e con una certa caparbietà pure, di mostrarsi alle telecamere e alla gente col volto insanguinato. Ti dirò di più, ho letto nell'espressione di Berlusconi una furia incontenibile. Forse di primo acchitto la sua faccia esprimeva sgomento e frustrazione ma quasi subito dopo si è trasformata in ira furibonda che secondo me ha ritenuto di sfruttare proprio mostrandosi in quelle condizioni. Ovvio che a chiunque girerebbero i cosiddetti dopo aver ricevuto quel po po di tranva ma io avrei pensato bene di correre il prima possibile in ospedale che star li a predere tempo davanti alle macchine da presa.

Sonia Drechsler ha scritto:Guardando e riguardando i video dell'aggressione, mi sono posta delle domande e sono perplessa.
Da quel che so, la prassi in questi casi prevede che sia la scorta a comandare. Non vi è tempo di dare o ricevere ordini, tutti gli uomini devono essere perfettamente addestrati per:

- fare scudo sopra l'obiettivo
- isolarlo quanto possibile dalla situazione
- portarlo via nel più breve tempo possibile

Ora, dai video appare una scena alquanto strana: la scorta circonda Berlusconi, lo spinge verso l'auto, poi all'improvviso pare alzarlo sopra le teste della folla circostante. Tant'è che uno degli uomini si affanna a coprirlo con qualcosa di nero (forse un cappotto). Nel caso vi fosse un secondo attentatore , ecco che questi avrebbe potuto sparare verso il bersaglio con una certa comodità.
Ma non basta: Berlusconi esce dall'auto blindata e sale sul predellino, mostrandosi alla folla. Seconda occasione d'oro per un eventuale attentatore.
Come è possibile che la scorta permetta specialmente questa seconda azione, da parte di un uomo ferito e sicuramente sotto shock (avete mai preso una bella tranvata in faccia?).
E' possibile che B. abbia mantenuto la lucidità necessaria per dare ordini alla scorta affinché gli permettesse di uscire dal rifugio sicuro dell'auto blindata per offrirsi insanguinato agli occhi del suo popolo, delle foto e telecamere?

Visto che avevo ragione?

Su cosa?

Sonia Drechsler ha scritto:Su cosa?

Che vedendo i video non tutto era chiaro e vi erano numerose stranezze.

Non tutto è chiaro, ma da qui a sostenere come fanno alcuni che sia una montatura ce ne passa.

Sonia Drechsler ha scritto:Non tutto è chiaro, ma da qui a sostenere come fanno alcuni che sia una montatura ce ne passa.

Si si ma è tutto molto strano.

A me ha colpito piu' che altro la mano di Tartaglia, in alto sopra le teste per 5 o 6 lunghissimi secondi, come un giocatore di pallanuoto che fa le finte in attesa di tirare in porta.
Tutti quei fighetti vistiti da blues brothers che siamo abituati a vedere intorno a B, occhiali scuri, auricolari.... che ci stavano a fare? Dove guardavano?