I padroni non cambiano mai

A proposito dello sciopero negli stabilimenti Fiat per l'annuncio del mancato pagamento del premio dopo aver lautamente staccato invece le cedole dei dividendi degli azionisti,mi aiuta a fare una banale riflessione di come gli imprenditori nostrani siano dei semplici tagliatori di teste per conto della proprieta',di come
gli osannati A.D. siano dei mediocri personaggi che solo il paraculsmo dell'informazione fa divenire dei giganti,Marchionne,Moretti per le ferrovie dello stato,Tronchetti Provera per la fu Telecom che conosco bene per esperienza diretta per fortuna lasciata alle spalle.Un personaggio quest'ultimo che ha saputo svuotare una delle maggiori aziende italiane dei suoi contenuti piu' redditizzi per fare cassa personale ,eppure siede nel gotha della finanza italiana.Da quando ho l'eta' della ragione ho visto passare ogni santo giorno per anni abitando davanti alla Fiat,questo esercito di disgraziati vessati dai nostri capitani coraggiosi e massacrati da un certo sindacato che siede al tavolo delle trattative a 90 gradi distruggendo ogni forma di conflittualita' che e' l'essenza invece della crescita di una societa' civile,Non sono i padroni che sono cambiati,loro rimangono i caimani che sono sempre stati,chi sta aldiqua della barricata deve tornare cio' che era
P.S:Marchionne ieri durante la sciopero non c'era la partita quindi fottiti

scusate lo sfogo

Ultimo esempio di uomo illuminato

Sono i frutti marci del liberismo, a sua volta metastasi del capitalismo.

Che bella cosa da comunista ho scritto, quasi quasi mi do un +

massacrati da un certo sindacato che siede al tavolo delle trattative a 90 gradi distruggendo ogni forma di conflittualita' che e' l'essenza invece della crescita di una societa' civile,

E' così ovunque.
Nell'azienda in cui lavoravo tempo fa, ad una riunine in cui i sindacati ci spiegavano di averci fornito un servizo completo ma, purroppo, vasellina esente. Uno di questi figuri, conoscendomi, mi si avvicina prendendomi in disparte e mi fa "cercate di capire ma l'azienda non vuole dare di più". Mia risposta "è normale, per questo esistono i sindacati, dovreste insistere in senso opposto" e lui "ma no, se sappiamo che sono in difficoltà......". Il ragazzo aveva evidenti crisi d'identità, nonchè la necessità di rispolverare qualche libro di storia...gliel'ho fatto notare...